Il 2020, compreso il Natale, sarà un anno che resterà nel nostro ricordo per molto tempo.
Nonostante tutte le difficoltà che stiamo vivendo, ci ritroviamo, in questo periodo, a fare un bilancio dell’anno passato e fare buoni propositi per il nuovo.
Per questo è utile avere chiari i nostri bisogni e i nostri desideri, due concetti facili da confondere ma che in realtà hanno delle importanti differenze.
Partiamo da un esempio: sento un bisogno primario come la fame, mi attivo per soddisfarlo, ma come?

Posso mangiare la prima cosa che trovo in frigo o decidere di andare a cena in un ristorante rinomato che vorrei provare da tempo. Emerge come il bisogno (la sensazione di fame) e il desiderio (provare il ristorante rinomato) siano fonte di motivazione e al contempo si siano influenzati vicendevolmente.
Ma in cosa si differenziano bisogno e desiderio?
Sono entrambi concetti complessi e molto ampi ma vediamo alcune delle differenze che li contraddistinguono. Il concetto di bisogno è stato studiato inizialmente da A. Maslow e in seguito da molti altri studiosi. È necessario chiarire che il termine “bisogni” comprende sia quelli primari sia quelli di ordine superiore quali la stima, l’appartenenza, l’autorealizzazione.

Partiamo con le differenze: il bisogno si orienta al passato, è conservativo e tende a ripristinare una condizione precedente. Il desiderio tende a superarla, guarda al futuro, ed è generativo di nuove opportunità. Inoltre il bisogno ricerca una soddisfazione immediata mentre il desiderio permane nel tempo necessario alla sua realizzazione.
Facciamo due esempi:
- quando desideriamo fare un viaggio ci attiviamo per scegliere la meta, scopriamo le attrazioni da vedere, creiamo un itinerario e in questo modo ci arricchiamo.
- quando sentiamo di avere perso qualcosa, un lavoro o una relazione importante, ci muoviamo tempestivamente per cercare di ripristinare la condizione precedente.
Quando siamo indecisi su una scelta, è bene interrogarsi in chiave di bisogno e desiderio. Pensiamo al tema dei buoni propositi per il nuovo anno. Decidiamo ad esempio che dopo le vacanze ci rimetteremo in forma. Si tratta di soddisfare un bisogno: in qualche modo il nostro corpo ci manda dei segnali, sotto forma di tensione interna, che ci comunicano la trascuratezza di noi stessi. Ci si sente in uno stato di bisogno, proprio come quando si ha fame. Questo bisogno può essere legato al desiderio di essere una persona performante che si piace davanti allo specchio.

Spesso intervengono motivazioni logiche e razionali, che ostacolano l’avvio del processo: pensieri del tipo “…oggi non ho tempo di andare a correre”, “…sono stanco lo faccio domani”.
Per avviare il processo di cambiamento le argomentazioni logiche non sono utili; ciò che conta realmente è ascoltare i propri bisogni e trovare il modo di soddisfarli coerentemente al tipo di persona che desideriamo essere.